Fegato e Reni: la guida completa per mantenerli in salute.
Gonfiori, occhiaie, digestione difficile, stanchezza: disturbi tipici del periodo post-festività, quando eccesso di cibo e alcool presentano il conto, costringendo fegato e reni in primis ad un lavoro extra.
Con lo stile di vita attuale, però, questi organi sono spesso già sovraccarichi e non svolgono bene i loro compiti, con conseguenze che si ripercuotono sull'intero organismo.
Per mantenere in salute e favorire il corretto funzionamento di quelli che sono i principali organi deputati alla depurazione, tuttavia, basta poco: i giusti accorgimenti a tavola, un'attività fisica regolare, un atteggiamento positivo nei confronti della vita e, in caso di bisogno, affidarsi ai rimedi naturali.
AIUTA IL FEGATO A LAVORARE BENE Il fegato è il "laboratorio" di depurazione per eccellenza del nostro corpo.
Ogni minuto depura 2 litri di sangue che arriva principalmente dall'apparato digerente e produce circa 0,5 litri di bile al giorno.
Grazie ad un sistema di disintossicazione e ai processi chimici che vedono impegnate decine di enzimi, il fegato neutralizza gran parte delle sostanze nocive, ingerite e formate dall'organismo. Rielabora sottoprodotti della digestione, farmaci, ormoni come la pillola e i pesticidi, per espellerli attraverso bile e urea. Ma il fegato svolge anche altri compiti: produce calore, immagazzina gli zuccheri, elabora le proteine e provvede alla digestione dei grassi.
- Combatti i nemici a tavola
Eccessi di lipidi e di proteine sono i principali responsabili a tavola dell'affatticamento del fegato. I primi favoriscono l'accumulo di trigliceridi e colesterolo, che rallentano il metabolismo; le seconde, invece, formano scorie tossiche in grado di spianare la strada all'infiammazione e di sovraccaricare i reni, che hanno il compito di eliminarle.
Il veleno peggiore, tuttavia, è l'alcol, la cui metabolizzazione da parte del fegato può portare alla formazione di una molecola (l'acetaldeide) particolarmente dannosa per l'intero organismo.
- Controlla i segnali di allarme
Come è possibile accorgersi che il fegato e, più in generale, gli organi deputati alla depurazione sono sovraccarichi e non funzionano più in modo corretto?
Per quanto riguarda il fegato, si tratta di un organo in realtà sovradimensionato rispetto alle reali necessità dell'organismo, che dà segnali solo quando è particolarmente sovraccarico. Le spie di un suo malfunzionamento in genere sono sfumate: sonnolenza dopo i pasti, bocca amara al mattino, cattiva digestione e dolori nel quadrante superiore destro dell'addome (sotto alle costole), sono solo alcuni dei campanelli di allarme che possono manifestarsi.
Se li avverti, è importante rivedere la propria alimentazione e il proprio stile di vita il prima possibile, per evitare che il sovraccarico aumenti.
Come fare? Prima di tutto, elimina alcolici, caffé e grassi saturi dall'alimentazione, ed aumenta il consumo di verdura e frutta, alimenti fondamentali per ridurre gli eccessi di acidità e le scorie nell'organismo. Prevedere una dieta leggera, soprattutto durante i cambi di stagione, è la strategia migliore per preservare le capacità depurative del fegato.
Se durante le festività natalizie o, comunque, nell'ultimo periodo hai accumulato dei chili in più e vorresti perdere peso, fai attenzioni ai regimi iperproteici, perché mettono ulteriormente sotto stress fegato e reni, oltre ad essere sbilanciati e a privare non di rado l'organismo di nutrienti fondamentali per il benessere.
- Affidati alle cure naturali detox
Previa consultazione del proprio medico curante, i rimedi naturali offrono un valido aiuto per prevenire il sovraccarico degli organi depurati alla depurazione e per ripristinarne le funzionalità dopo un periodo di eccessi.
Per il fegato molto utili sono il cardo mariano (stimola la secrezione di bile e protegge le cellule epatiche), il tarassaco (dalla spiccata azione depurativa), il rosmarino (depurativo ed energetico) e la curcuma, ricca di un principio attivo (la curcumina) in grado di bloccare i danni da infiammazioni croniche epatiche e di fluidificare la bile.
Per favorire la disintossicazione dei reni, invece, i rimedi più indicati sono la Fumaria (efficace digestivo e diuretico), l'Equiseto (ricco di silicio, remineralizza e rinforza le vie urinarie), la Verga d'Oro e la Betulla (quest'ultima un'ottimo rimedio detox e per contrastare la ritenzione idrica).
FAI IL CHECK AL LABORATORIO CHIMICO DELL'ORGANISMO
I reni hanno il compito di disintoccare tutto il sangue che arriva dall'organismo. Al loro interno si trova un vero e proprio "laboratorio chimico", dove circa un milione di tubicini sottilissimi, i nefroni, filtrano il sangue in arrivo dall'arteria renale. Un'operazione che avviene 200 volte nell'arco della giornata e porta a produrre 100 litri di preurina, da cui se ne ricava circa uno di urina.
La centralina dei nefroni è il glomerulo, un fitto gomitolo di capillari che stabilisce quali sostanze vanno riassorbite, perché utili all'organismo (come zuccheri, vitamine e amminoacidi), e quelle che, invece, devono essere eliminate: acidi urici, residui di farmaci e sottoprodotti del metabolismo, come l'urea.
- Fai gli esami del sangue
Proprio come il fegato, anche i reni lavorano senza risparmiarsi e danno segnali di disagio solo quando sono già parecchio sovraccarichi.
Gonfiori e ritenzione idrica sono i sintomi più comuni di un suo malfunzionamento, che si manifestano con più frequenza con l'avanzare dell'età. Tuttavia, è solo attraverso gli esami del sangue che è possibile ottenere un quadro più preciso dei problemi dei reni. In particolare, oltre ai tassi di creatinina e azotemia, è il valore del filtrato glomerulare a definire maggiormente la funzionalità di quest'organo.
- Riduci il sale e gli antinfiammatori
Per preservare la funzionalità dei reni e tutelare la loro attività disintossicante occorre prestare attenzione all'alimentazione, limitando soprattutto l'apporto di proteine animali e di sale.
Anche i farmaci, in particolare gli antinfiammatori non steroidei (Fans), se consumati in eccesso possono portare all'insufficienza renale cronica. Inoltre, bere in modo adeguato va bene, ma senza esagerare e sforzarsi; si è osservato, infatti, che l'eccessiva diluizione delle urine elimina importanti sostanze protettive e battericide, come le difensine. Dunque, no ai classici 2 litri di acqua al giorno se bevuti per forza.